mercoledì 30 novembre 2011

Quel giorno di 34 anni e un mese fa


Di quel giorno ricordo la pioggia e il profumo dell’erba bagnata. Ricordo quei calzettoni di lana che arrivavano fino al ginocchio. Ricordo i colori: il rosso, il bianco e il nero. Ero con mio padre e con altre 25mila persone. Quel giorno era il 30 ottobre 1977, avevo quattro anni e ho visto morire un uomo. Infarto su un campo di calcio. Era un giocatore del Perugia, si chiamava Renato Curi.


giovedì 24 novembre 2011

Siamo troppo indietro

Il giorno dopo è dura. Ti senti a pezzi, sei distrutto, ripercorri mentalmente quello che è successo. Ricomponi il puzzle della serata e ti accorgi che è pieno di buchi. Cerchi di capire dove hai sbagliato, a che punto hai superato il limite. Conti e riconti. Ti senti in colpa, lotti con la tua coscienza, prometti che non lo farai più. Sei convinto, ci credi, ma ci avevi creduto anche le altre volte. Questa è la giornata dei buoni propositi, serve ad alleviare la sofferenza. Eppure mentre lo facevi stavi bene, non come ora, chiuso in bagno, abbracciato alla tazza del water. E' diventata la tua migliore amica, la tua confidente. Pensi a cosa potrebbe essere stato. Forse quel cheesecake? Si, dai, di sicuro è stato quello. Non c'entra niente il litro di vino, le due sambuche e nemmeno il rum di fine serata. Gli inglesi lo chiamano hangover, gli spagnoli resaca e loro hanno anche le medicine che ti aiutano ad offrontarlo. Nelle nostre farmacie invece non c'è niente. Ma in Italia si sa, siamo troppo indietro.



mercoledì 16 novembre 2011

Napoli Calcio, un calcio al Napoli

Vuoi vedere il contratto che segna il passaggio di Ciro Ferrara dal Napoli alla Juventus, sapere quanti soldi prendeva Maradona quando è arrivato in Italia o quanto costava el pibe de oro al presidente Ferlaino in multe? Fai un salto alla Marianella, il centro sportivo costruito dalla societa' Napoli Calcio prima del fallimento del 2004. Scavalchi copertoni abbandonati, lastre di amianto, carcasse di auto, frigoriferi e slot machine e l'archivio è lì, aperto a tutti. La porta blindata è intatta ma il buco nel muro è largo abbastanza. Basta allungare una mano per toccare la storia del Napoli, quel Napoli che incantava e vinceva tutto, scudetti, Coppa Uefa. Quel Napoli che non esite più.

martedì 8 novembre 2011

Fango...


Ad Aulla Bettino Craxi guarda i soccorritori. Sono arrivati da tutta Italia per dare una mano dopo l'alluvione che ha ucciso due persone. La statua del vecchio leader socialista non passa inosservata in una piazza che porta il suo nome. Cento per cento marmo di Carrara, tante polemiche e discussioni. Come quella che si accende in un bar del paese. Un signore sugli 80 ricorda che qui è stato sindaco Sandro Bondi quando era comunista. ''Bondi e Craxi hanno rovinato Aulla, ci hanno infangato'', grida pugno in alto e l'Unità sotto braccio. E sentire parlare di fango, in questo momento, fa un certo effetto.