venerdì 27 gennaio 2012

Memoria corta


"E' accaduto una volta, può accadere ancora". Questo scriveva Primo Levi sull'Olocausto. E nel giorno della memoria, a vedere com'è stata ridotta questa macchina parcheggiata nel quartiere Fleming a Roma, non si fatica a crederlo.

Il 27 gennaio 1945, le truppe sovietiche dell'Armata Rossa abbattono i cancelli del campo di sterminio di  Auschwitz.

1 commento:

  1. E pensare che ci sono fior di "intellettuali" che fanno spallucce e dicono che di memoria ce n'è fin troppa. Ha ragione Primo Levi a dire che quanto "è accaduto una volta può accadere ancora". Ricordo in proposito il genocidio in Ruanda, nel 1994, che ha colpito i Tutsi (ma anche gli Hutu moderati, come altri ancora). E lo stupro etnico in Bosnia Erzegovina tra il 1992 ed il 94, su oltre ventimila donne in maggioranza musulmane, come lo cataloghiamo? L'uomo quando vuole è peggio che la bestia (con tutto il rispetto per gli animali degni di questo nome).
    Giuseppe Palmero

    RispondiElimina