Quando ero piccolo io aveva un qualcosa di romantico. C'erano solo i cavalli, al massimo una carrozza che in quelle più avveniristiche era a forma di zucca. Il proprietario l'aveva ereditata da suo padre, che l'aveva ereditata da suo padre, che l'aveva ereditata da suo padre e così via. Oggi i cavalli quasi non si vedono più, persi tra cammelli, elefanti, leoni, tigri, addirittura struzzi.
Quando ero piccolo io costava poche lire e se eri fortunato vincevi un giro omaggio. Il proprietario la faceva partire e la fermava a mano, di norma dopo tre-quattro minuti, ma se si distraeva dopo aver scroccato una sigaretta diventavano anche cinque. Oggi è tutto automatizzato, un giro costa un euro e cinquanta (senza scontrino) e dura tre minuti e mezzo, non un secondo di più.
Quando ero piccolo io la giostra arrivava una volta all'anno, di solito l'estate. Oggi è fissa, estate, autunno, inverno e primavera. In quella dove va mia figlia ci sono 22 animali e nei giorni di festa su ognuno siede un bambino. Ventidue per un euro e cinquanta fa 33 euro ad ogni giro. In un'ora, considerate anche le pause di trenta secondi per far salire i bambini, la giostra gira circa 15 volte. Quindici per 33 fa 495 euro. L'ora. E' vero, non è sempre festa e la giostra non è sempre piena ma anche se incassasse la metà sarebbero comunque 250 euro. L'ora. E una giornata non è fatta soltanto di un'ora. Vista così, la giostra sembra davvero meno romantica.
Quando ero piccolo io costava poche lire e se eri fortunato vincevi un giro omaggio. Il proprietario la faceva partire e la fermava a mano, di norma dopo tre-quattro minuti, ma se si distraeva dopo aver scroccato una sigaretta diventavano anche cinque. Oggi è tutto automatizzato, un giro costa un euro e cinquanta (senza scontrino) e dura tre minuti e mezzo, non un secondo di più.
Quando ero piccolo io la giostra arrivava una volta all'anno, di solito l'estate. Oggi è fissa, estate, autunno, inverno e primavera. In quella dove va mia figlia ci sono 22 animali e nei giorni di festa su ognuno siede un bambino. Ventidue per un euro e cinquanta fa 33 euro ad ogni giro. In un'ora, considerate anche le pause di trenta secondi per far salire i bambini, la giostra gira circa 15 volte. Quindici per 33 fa 495 euro. L'ora. E' vero, non è sempre festa e la giostra non è sempre piena ma anche se incassasse la metà sarebbero comunque 250 euro. L'ora. E una giornata non è fatta soltanto di un'ora. Vista così, la giostra sembra davvero meno romantica.
Lavori per l'agenzia delle entrate?
RispondiEliminaMa se un giornalista della Rai guadagna mettiamo 5000€ al mese, se fa anche un servizio al giorno da 90 secondi, lavorando 26 giorni al mese, produrrebbe servizi per un totale di 2340 secondi. Vale a dire che guadagna 2,13 € al secondo. Netti, senza spese. E se il giostraio si ammala!?? La giostra resta chiusa e i bambini non ci si possono divertire. E se il giornalista si ammala? Il tg1 va avanti (purtroppo) e i suoi soldini li prende comunque, anche se il servizietto da 90 secondi non lo fa'... La morale della storia è... Smetti di fare i conti in tasca alla gente e pensa per te... Benpensante e snob che non sei altro...
RispondiEliminail giornalista snob paga le tasse. Il giostraio no.
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